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| Il sabato del villaggio
Arrivato a sabato mattina mi sono ritrovato stremato e accaldato, consapevole che quella giornata sarebbe stata una giornata particolare, lunga e stancante: dovevamo assolutamente riconquistare del territorio.
Arrivato nella spiaggia occupata dalla Brigata Reggio Emilia (che fortunatamente non sono guastatori come la brigata San MARCO), scopro con orrore che tutte le posizioni acquisite erano state circondate dal nemico. Completamente circondate.
A questo punto ho consigliato di nascondere le armi, mettere il costume e confondersi con tutti gli altri facendo finta di essere turisti per caso. La strategia ha pagato, tant’è che quatti-quatti si sono spostati tutti al bar del lido chiedendo in perfetto pesarese volgare e a gran voce la sbobba del giorno.
A cominciare dalla pizza Rossini. Voi non potete nemmeno immaginare cosa vuol dire per un napoletano come me assistere alla distruzione della pizza margherita. In pratica ‘sti pesaresi prendono la pizza margherita, ci disegnano sopra delle righe con la maionese che sembra un pentagramma. Ci disegnano pure una specie di cacchetta che vorrebbe somigliare ad una chiave di violino. Ma il peggio è che poi mettono delle fettine di uovo sodo che vorrebbero significare le note musicali. Una strage della pizza e della musica.
Fortunatamente al lido non vendevano quella sottospecie cibo da strada, altrimenti tutti sarebbero stati costretti a mangiarla per non essere scoperti…
Torno da pranzo e fuori il lido scopro una busta contenente della frutta andata a male e scartata dall’albergo di fronte e gettata nella spazzatura. La raccolgo e, pensando di fare cosa gradita, l’ho lavata e portata alla banda Bassotti.
Qui tutti erano allegri e, credo ubriachi, molto contenti dopo aver abbondantemente bevuto il vino locale che, com’è noto è prodotto nella bassa vicentina ed esportato nottetempo perché scartato dai modenesi….
Insomma tra un dire e un fare hanno preso queste ciliegie e qualcuno le ha pure mangiate e con molto gradimento; altri invece, abbastanza su di giri, mi hanno scambiato per un extracomunitario che vendeva orecchini: è per questo che li hanno anche provati ‘sti orecchini ma poi se li so magnati…
Alla fine abbiamo deciso di prendere posizione sulle colline, avremmo potuto controllare meglio il territorio e poi c’era più fresco… Abbiamo così deciso di creare una piccola forza di assalto composta da: The Voice, Sant’Egidio di Monte Albino, lo sciupafemmine ed un caro ragazzo che se ne deve andare solo a Fa…
..no, dove l’aria è migliore e ci sono molti spazi per correre.
Ci accompagnava in avanscoperta un vecchio sergente degli alpini, montanaro doc, tal Nello Gargiulo, combattente di troppe battaglie residente stabile in Val di Fiemme che per l’occasione era sceso dai monti al mare e profondo conoscitore del territorio.
La tattica è stata impostata in modo che almeno due/tre di noi andassero avanti e noi (Nello ed io) si rimanesse in retrovia, pronti ad intervenire. Abbiamo fatto un’opera di convincimento con il caro ragazzo, con the Voice e sant’Egidio che non volevano saperne di correre veloci.
L’unico invece che ha immediatamente accettato è stato lo sciupafemmine perché gli avevamo detto che sulla collina c’era la svizzerina ad aspettarlo e che la cugina non c’era ma gli aveva mandato una sua amica svedese doc. Infatti è saltato sulla moto gridando : …”…avanti miei prodi…!. A quel punto molto malvolentieri, ma così incitati dallo sciupafemmine, sono partiti lemme-lemme e solo con il nostro incitamento sono andati avanti dopo una breve sosta per ricaricare le armi.
Alla fine abbiamo conquistato la collina degli stivali e…
Ma questa è un’altra storia.
4- continua
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